Art. 18 (Integrazione lavorativa)

  1. Le regioni, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, disciplinano l’istituzione e la tenuta dell’albo regionale degli enti, istituzioni, cooperative sociali, di lavoro, di servizi, e dei centri di lavoro guidato, associazioni ed organizzazioni di volontariato che svolgono attività idonee a favorire l’inserimento e l’integrazione lavorativa di persone handicappate.
  2. Requisiti per l’iscrizione all’albo di cui al comma 1, oltre a quelli previsti dalle leggi regionali, sono:
    a) avere personalità giuridica di diritto pubblico o privato o natura di associazione, con i requisiti di cui al capo II del titolo II del libro I del codice civile;
    b) garantire idonei livelli di prestazioni, di qualificazione del personale e di efficienza operativa.
  3. Le regioni disciplinano le modalità di revisione ed aggiornamento biennale dell’albo di cui al comma 1.
  4. I rapporti dei comuni, dei consorzi tra comuni e tra comuni e province, delle comunità montane e delle unità sanitarie locali con gli organismi di cui al comma 1 sono regolati da convenzioni conformi allo schema tipo approvato con decreto del Ministro del lavoro e della previdenza sociale, di concerto con il Ministro della sanità e con il Ministro per gli affari sociali, da emanare entro centoventi giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge.
  5. L’iscrizione all’albo di cui al comma 1 è condizione necessaria per accedere alle convenzioni di cui all’articolo 38.
  6. Le regioni possono provvedere con proprie leggi:
    a) a disciplinare le agevolazioni alle singole persone handicappate per recarsi al posto di lavoro e per l’avvio e lo svolgimento di attività lavorative autonome;
    b) a disciplinare gli incentivi, le agevolazioni e i contributi ai datori di lavoro anche ai fini dell’adattamento del posto di lavoro per l’assunzione delle persone handicappate.