Congedo di paternità obbligatorio 2022: nuova durata
Il congedo di paternità obbligatorio 2022 ha una nuova durata, come definito nel decreto legislativo n. 105/2022, in vigore dal 13 agosto 2022, e come poi illustrato nel Messaggio INPS n.3066/2022.
Si ricorda che il congedo di paternità obbligatorio prevede, per i lavoratori, un periodo di astensione (appunto obbligatorio) dal lavoro, in occasione di nascita, adozione o affidamento di un figlio, entro e non oltre il quinto mese di vita del figlio o di ingresso in famiglia dello stesso (se affidato o adottato).
Novità nella durata del congedo di paternità obbligatorio 2022
Le novità nella durata sul congedo di paternità obbligatorio 2022 prevedono quindi:
- 10 giorni lavorativi di congedo obbligatorio per il padre lavoratore dipendente, non divisibili in ore, ma utilizzabili anche in via non continuativa, nel periodo che va dai 2 mesi precedenti il parto (dalla data presunta) fino ai 5 mesi dopo la nascita del figlio. Tale congedo è inoltre utilizzabile anche in caso di morte perinatale del figlio;
- i giorni lavorativi di congedo obbligatorio per il padre lavoratore dipendente salgono a 20 in caso di parto plurimo, ossia gemellare;
- tale congedo viene applicato anche in caso di adozione o affidamento di un figlio;
Si fa presente inoltre che:
- questi giorni di congedo possono essere utilizzati dal padre anche durante la fruizione del congedo di maternità da parte della madre lavoratrice, e sono compatibili, sebbene non negli stessi giorni, con il congedo di paternità alternativo (descritto nell’art.28 del T.U.)
Retribuzione e trattamento previdenziale
La retribuzione e il trattamento previdenziale durante il congedo di paternità obbligatorio 2022 seguono le seguenti indicazioni:
- la retribuzione si conferma pari al 100% della retribuzione ordinaria del lavoratore;
- mentre per il trattamento previdenziale si fa riferimento all’articolo 25 del T.U.
Domanda di congedo obbligatorio di paternità 2022
La domanda per il congedo di paternità obbligatorio 2022 va inviata per iscritto al proprio datore di lavoro, indicando i giorni in cui si vuole beneficiare del congedo con almeno 5 giorni di anticipo, dove possibile, in base alla data presunta del parto. Nel caso però di condizioni più favorevoli nel CCNL di riferimento, si farà riferimento a quelle.
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