Assegno Unico 2023: gli aumenti previsti

Per l’Assegno Unico 2023 sono previsti degli aumenti, come riporta la Circolare INPS n.41/2023.

In particolare, questi aumenti riguardano:

  • gli assegni per figli a carico con età inferiore a un anno;
  • i nuclei familiari con almeno 3 figli che abbiano, ognuno, da uno a tre anni di età;
  • le famiglie con almeno 4 figli a carico;
  • i nuclei familiari con figli disabili

Nuclei con figli di età inferiore a un anno

Nel caso dei figli con età inferiore a un anno, l’Assegno Unico 2023 è aumentato del 50%, fino al compimento del primo anno di vita del figlio a carico.

Assegno Unico 2023 per i nuclei familiari con almeno tre figli

L’Assegno Unico 2023 per i nuclei familiari con almeno tre figli, vedrà un aumento del 50% per i figli che abbiano un’età compresa tra uno e tre anni.

In questo caso però l’aumento riguarderà solo le famiglie con ISEE fino a 43.240 euro, come da rivalutazione 2023.

Resta valida, come da Circolare INPS n.41/2023, “l’applicazione, in presenza di figli successivi al secondo, della maggiorazione prevista dall’articolo 4, comma 3, del decreto legislativo n. 230/2021, pari a un massimo di 91,90 euro per un ISEE fino a 16.215 euro (importi rivalutati per l’anno 2023).”

Famiglie con almeno quattro figli a carico

Le famiglie con almeno quattro figli a carico, vedranno la maggiorazione mensile di 100 euro incrementata del 50%. Di fatto, quindi, la maggiorazione mensile sarà ora pari 150 euro mensili.

Ricorda poi la suddetta Circolare INPS che “riguardo ai nuclei numerosi, si ricorda che l’Assegno unico e universale spetta solo per i figli che hanno i requisiti per la prestazione, benché ai fini della numerosità del nucleo stesso vadano considerati tutti i figli a carico dei genitori secondo le regole di appartenenza al nucleo valide ai fini ISEE (cfr. il messaggio n. 1714 del 20 aprile 2022, paragrafo 2)”

Assegno Unico 2023 ai nuclei familiari con figli disabili

L’Assegno Unico 2023 per i nuclei con figli disabili ha visto l’introduzione di novità strutturali e quindi non più temporanee. In particolare, la Legge di Bilancio 2022 ha riconosciuto:

  • alle famiglie con figli disabili (senza limiti di età) un Assegno Unico di importo massimo di 180,20 euro per ISEE che sia uguale o inferiore a 16.215 euro;
  • le maggiorazioni sulla base del grado di disabilità dei figli maggiorenni fino al compimento dei 21 anni, equiparate a quelle stabilite per i figli disabili minorenni;
  • ai nuclei con almeno un figlio a carico con disabilità, un importo della maggiorazione incrementato di 120 euro mensili, come da art.5, comma 9-bis del decreto legislativo  230/2021. Tale maggiorazione è riconosciuta sia nel 2023 che nel 2024.

Relativamente all’ultimo punto, la Circolare INPS n.41/2023, fa presente che:

  • “tale incremento si applica senza subire decurtazioni alle maggiorazioni transitorie di cui all’articolo 5, comma 1, del decreto legislativo n. 230/2021, per le quali è, invece, prevista la graduale riduzione nel seguente modo:

 a) per l’intero, nell’anno 2022, a decorrere dal 1° marzo 2022; 

b) per un importo pari a 2/3 nell’anno 2023;

c) per un importo pari a 1/3 nell’anno 2024 e per i mesi di gennaio e febbraio nell’anno 2025

Per saperne di più, leggi qui la Circolare INPS n.41/2023

Invio domanda Assegno Unico 2023

L’invio della domanda di Assegno Unico 2023 è possibile anche attraverso i servizi del nostro Patronato Inpas Confsal. Si fa presente però che non tutti devono inviare una nuova domanda per l’anno 2023, perché questa non è necessaria se è già stata presentata e accolta tra il 1° gennaio 2022 e il 28 febbraio 2023, e quindi l’Assegno Unico per figli a carico è stato già erogato.

In questi casi quindi l’INPS continuerà a erogare l’Assegno Unico d’ufficio, cioè automaticamente, sebbene questo sarà calcolato sulla base dell’ISEE in corso di validità al 31 dicembre 2022 relativamente alle mensilità di gennaio e febbraio 2023, mentre a partire da marzo 2023, nel caso non si presenti nuova DSU, gli importi erogati saranno al minimo stabilito, come da normativa.

Quindi, se si presenta nuova DSU entro il 30 giugno 2023, gli importi già erogati saranno rivalutati a partire da marzo 2023, e verranno corrisposti gli eventuali arretrati calcolati a partire da questo mese.

 

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I cittadini che, invece, dovranno presentare nuova domanda di Assegno Unico per il 2023, anche attraverso il nostro Patronato INPAS Confsal, sono i seguenti:

  • chi non ha mai beneficiato di tale misura di sostegno alle famiglie (qui i requisiti);
  • chi ha inviato domanda ma questa risulta “Respinta”;
  • chi ha inviato domanda ma questa risulta “Decaduta”;
  • chi ha inviato domanda ma questa risulta “Rinunciata”
  • chi ha inviato domanda ma questa risulta “Revocata”

 

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