Calcolo importi malattia, maternità, paternità e tubercolosi 2023

Per il calcolo degli importi relativi a malattia, maternità, paternità e indennità legate alla tubercolosi 2023, l’INPS ha pubblicato, nella circolare n.43/2023, le retribuzioni da prendere come riferimento nell’anno in corso, relativamente ad alcune categorie di lavoratori che andremo ora a vedere.

Lavoratori soci di società e di enti cooperativi, anche di fatto

Per il calcolo degli importi relativi a malattia, maternità, paternità e indennità legate alla tubercolosi 2023 dei lavoratori soci di società e di enti cooperativi, anche di fatto (secondo il D.P.R. n. 602/1970) è da prendere come riferimento la retribuzione del mese precedente, comunque non inferiore al minimale giornaliero di legge che è pari per il 2023 a 53,95 euro, come ricorda la suddetta Circolare INPS.

Lavoratori agricoli a tempo determinato

I lavoratori agricoli a tempo determinato, per il calcolo degli importi relativi a malattia, maternità, paternità e indennità legate alla tubercolosi 2023, devono prendere come riferimento la retribuzione di base, la quale non può essere inferiore al minimale di legge pari a 48,00 euro per l’anno in corso.

Lavoratori italiani e stranieri addetti ai servizi domestici e familiari (maternità/paternità)

Per i lavoratori italiani e stranieri addetti ai servizi domestici e familiari, il calcolo delle prestazioni legate a maternità e paternità 2023, deve rifarsi alle seguenti retribuzioni convenzionali orarie:

  • 7,90 euro per le retribuzioni orarie effettive fino a 8,92 euro;
  • 8,92 euro per le retribuzioni orarie effettive superiori a 8,92 euro e fino a 10,86 euro;
  • 10,86 euro per le retribuzioni orarie effettive superiori a 10,86 euro;
  • 5,75 euro per i rapporti di lavoro con orario superiore a 24 ore settimanali”

(circolare INPS n.43/2023)

 

Per ulteriori informazioni e per le altre categorie di lavoratori, si rimanda alla Circolare INPS n.43/2023

 

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