Inail e Long Covid: convenzioni per la riabilitazione post-Covid 19
L’Inail apre alle convenzioni per la cura del “Long Covid”, ossia per la riabilitazione a volte necessaria nel post-Covid 19. L’Istituto per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, infatti, ha
pubblicato nuovi avvisi pubblici su base regionale per individuare quelle strutture sanitarie private disponibili a convenzionarsi per garantire l’erogazione di prestazioni multi-assiali, quindi cure mediche riabilitative a livello respiratorio, neurologico e muscolare per tutti quei lavoratori guariti dal Coronavirus ma ancora bisognosi di riabilitazione, anche a distanza di mesi dal contagio.
Long Covid: l’Inail di supporto al servizio sanitario nazionale nella riabilitazione
Nell’ottica di sostegno alla riabilitazione “Long Covid”, l’Inail intende innanzitutto supportare il servizio sanitario nazionale per far in modo che venga ulteriormente alleggerito dal carico che sta affrontando ormai da un anno a causa della pandemia da Covid-19, e soprattutto vuole fare in modo che tutti i lavoratori ricevano tempestivamente l’assistenza di cui hanno bisogno.
L’ Inail lavorerà così in sinergia con il Servizio sanitario nazionale, integrando il livello delle prestazioni e degli interventi garantiti attraverso dei fondi stanziati in convenzione con strutture sanitarie private che manifesteranno interesse.
Riabilitazione Long Covid, come funzionano gli avvisi pubblici Inail
Gli avvisi pubblici regionali Inail per le convenzioni nella riabilitazione da Long Covid prevedono che, nell’ambito della gestione della assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali, l’Istituto sia tenuto a garantire l’erogazione di tutte le cure necessarie per il recupero della capacità lavorativa e dell’integrità psicofisica in favore degli infortunati sul lavoro (ai sensi dell’art. 86 del d.P.R. 30 giugno 1965, n.1124, e dell’art. 13 del d.lgs. n.38/2000). A questo proposito quindi l’Inail può erogare, per mezzo di proprie strutture, prestazioni sanitarie di fisiokinesiterapia e riabilitazione in regime non ospedaliero, sia attraverso servizi pubblici, sia attraverso servizi privati d’intesa con le Regioni.
Proprio nell’ ottica di favorire ai propri assistiti prestazioni integrative a quelle garantite dal Servizio sanitario e, in funzione sinergica e sussidiaria, anche all’erogazione di prestazioni incluse nei livelli essenziali di assistenza nei casi in cui il Servizio sanitario non sia in condizione di poterle erogare con la tempestività necessaria, l’ Inail può individuare strutture sanitarie interessate a stipulare convenzioni finalizzate all’erogazione di prestazioni di riabilitazione parallele, e in questo caso di tipo multi-assiale post Covid-19.
Tutto questo deve infatti a garantire il pieno recupero dell’integrità psicofisica pregiudicata dall’infortunio o dalla malattia professionale del lavoratore, favorendone il più celere reinserimento
lavorativo. Gli assistiti saranno comunque indirizzati nelle strutture sanitarie convenzionate solo dopo aver accertato l’effettiva impossibilità del SSN a garantire tempestivamente le prestazioni necessarie.
Ad oggi sono stati pubblicati dall’ Inail 21 avvisi regionali di convenzione con strutture sanitarie private chiamate a manifestare interesse per l’erogazione di prestazioni sanitarie integrative legate alla riabilitazione post-Covid19: si tratta di un avviso per ogni regione italiana, comprese le sedi regionali di Bolzano, Trento e Aosta.
Prestazioni sanitarie richieste dall’Inail per la riabilitazione Long Covid
Le prestazioni sanitarie richieste dall’Inail per la riabilitazione Long Covid negli avvisi regionali di convenzione sono principalmente:
1) riabilitazione respiratoria basata sull’esercizio terapeutico finalizzato al training della muscolatura respiratoria e accessoria, su tecniche di clearance bronchiale e igiene delle vie
aeree e sulla gestione dell’ossigenoterapia;
2) riabilitazione cardiologica basata sull’esercizio di tipo aerobico, mediante utilizzo di ergometri a frequenza e intensità diverse;
3) riabilitazione motoria basata su esercizi di miglioramento della forza muscolare e miglioramento dell’endurance e della performance motoria globale e sul graduale recupero/adattamento delle attività di vita quotidiana, anche mediante idrochinesiterapia assistita;
4) riabilitazione neuropsicologica con tecniche cognitivo-comportamentali tese al miglioramento delle funzioni superiori;
5) valutazione, supporto ed integrazione nutrizionale.
Requisiti sanitari richiesti dall’Inail per la riabilitazione Long Covid
I requisiti richiesti alle strutture sanitarie per la riabilitazione in convenzione Inail del Long Covid, secondo gli avvisi regionali, sono le seguenti:
a) Presenza di medico specialista in medicina fisica e riabilitativa, per l’inquadramento diagnostico-terapeutico del PRI, finalizzato al recupero funzionale del paziente infortunato;
b) Presenza di medico specialista in pneumologia o discipline equipollenti di supporto e affiancamento allo specialista fisiatra, per le attività di riabilitazione respiratoria;
c) Presenza di medico specialista in cardiologia o discipline equipollenti di supporto e affiancamento allo specialista fisiatra, per le attività di riabilitazione cardiologica;
d) Presenza di medico specialista in neurologia o discipline equipollenti, per le attività di riabilitazione neurologica;
e) Presenza di infermiere, fisioterapista, medico specialista in psichiatria o discipline equipollenti, per le attività di riabilitazione psichiatrica, psicologo, nutrizionista, terapista occupazionale, logopedista;
f) Presenza nella struttura sanitaria di palestra e locali rispondenti ai requisiti previsti dalla specifica normativa regionale.
Negli appositi avvisi regionali è allegata la dichiarazione di manifestazione di interesse che ogni struttura sanitaria regionale è tenuta a inviare in caso sia disponibile alla convenzione.