Decreto Ristori Bis: bonus baby sitter e contributi a fondo perduto

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto Ristori bis (n.149 del 9 novembre 2020) con aiuti a imprese e famiglie colpite dalla pandemia da Covid-19.
Si tratta di contributi a fondo perduto anche per alcune categorie commerciali precedentemente non incluse negli aiuti stanziati col decreto “Ristori” n.137 del 28 ottobre 2020, nonché di aumenti del 50% dei contributi per quelle attività già beneficiarie dei fondi, ma adesso ulteriormente colpite dalle restrizioni vigenti, perché operative nelle zone rosse e arancioni. L’importo del beneficio varierà in base al settore commerciale di appartenenza. Tra i nuovi beneficiari troviamo le attività con sede nei centri commerciali, interessate anche dalla possibilità di cedere un credito d’imposta al proprietario dell’immobile locato pari al 60% dell’affitto i mesi di ottobre, novembre e dicembre.
Per le attività economiche ora sospese a causa dell’emergenza sanitaria, è prevista la sospensione delle ritenute alla fonte e dei pagamenti IVA per il mese di novembre, nonché la cancellazione della seconda rata dell’IMU (nelle regioni rosse e arancioni) a patto che i proprietari dell’immobile siano anche gestori delle attività.
Alle attività che operano nelle zone gialle vengono sospesi i contributi previdenziali e assistenziali per il mese di novembre, mentre per quelle delle zone arancioni e rosse la sospensione è per novembre e dicembre.
Per i genitori lavoratori dipendenti e per quelli con figli portatori di disabilità grave residenti nelle regioni rosse è previsto un bonus baby sitter di 1.000 euro e un congedo straordinario con il riconoscimento di un’indennità al 50% della retribuzione, se il lavoro non può essere svolto da remoto. Per le organizzazioni di volontariato e per quelle non lucrative di utilità sociale è previsto un fondo straordinario di sostegno, mentre la totale decontribuzione continuerà anche nel mese di dicembre per le attività agricole, di pesca e dell’acquacoltura, già introdotte nel primo Decreto Ristori. Previsto inoltre il potenziamento del sistema sanitario, con 100 fra medici e infermieri militari arruolati fino al 31 dicembre, e 300 a potenziamento dell’Inail.

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