Dimissioni per giusta causa e indennità di disoccupazione

Nei casi di dimissioni per giusta causa spetta l’indennità di disoccupazione, agricola e non agricola.

Ma quali sono le motivazioni per le dimissioni per giusta causa?

Le andremo ora a elencare, sulla base delle Circolari INPS n.97/2003 e n.163/2003, nonché sulla base della sentenza n. 269/2002 della Corte Costituzionale, a cui esse si ispirano.

Motivazioni per le dimissioni di giusta causa

Le motivazioni per le dimissioni di giusta causa, secondo la normativa, sono le seguenti:

  • mancato pagamento della retribuzione;
  • aver subito molestie sessuali nei luoghi di lavoro;
  • modificazioni peggiorative delle mansioni lavorative;
  • mobbing, ossia di crollo dell’equilibrio psico-fisico del lavoratore a causa di comportamenti vessatori da parte dei superiori gerarchici o dei colleghi (spesso, tra l’altro, tali comportamenti consistono in molestie sessuali o “demansionamento”, già previsti come giusta causa di dimissioni). Il mobbing è una figura ormai accettata dalla giurisprudenza (per tutte, Corte di Cassazione, sentenza n.143/2000);
  • notevoli variazioni delle condizioni di lavoro a seguito di cessione ad altre persone (fisiche o giuridiche) dell’azienda (anche Corte di Giustizia Europea, sentenza del 24 gennaio 2002);
  • dallo spostamento del lavoratore da una sede ad un’altra, senza che sussistano le “comprovate ragioni tecniche, organizzative e produttive” previste dall’art. 2103 codice civile (Corte di Cassazione, sentenza n. 1074/1999);
  • dal comportamento ingiurioso posto in essere dal superiore gerarchico nei confronti del dipendente (Corte di Cassazione, sentenza n.5977/1985).”

(Circolare INPS n.163/2003)

Vanno aggiunte, poi, tra le motivazioni valide, anche quelle indicate dalla Circolare INPS n.21/2023, ossia:

  • recesso del curatore;
  • per risoluzione di diritto durante la procedura di liquidazione giudiziale

nei limiti che puoi trovare cliccando qui

In tutti questi casi è possibile allora richiedere l’indennità di disoccupazione, come la Naspi, ma anche come l’indennità di disoccupazione agricola, anche attraverso i servizi del nostro patronato Inpas Confsal.

Domanda di indennità di disoccupazione nei casi di dimissioni per giusta causa

Nella domanda di indennità di disoccupazione a seguito di dimissioni per giusta causa, però, l’INPS ricorda che è necessario allegare la documentazione (detta “dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà di cui agli articoli 38 e 47 del Decreto del Presidente della Repubblica n. 445/2000) da cui risulti almeno la sua volontà di “difendersi in giudizio” nei confronti del comportamento illecito del datore di lavoro (allegazione di diffide, esposti, denunce, citazioni, ricorsi d’urgenza ex articolo 700 c.p.c., sentenze ecc. contro il datore di lavoro, nonché ogni altro documento idoneo), impegnandosi a comunicare l’esito della controversia giudiziale o extragiudiziale” (Circolare INPS n.163/2003)

Nei casi in cui, poi, l’esito della controversia escludesse l’esistenza della “giusta causa”, l’INPS procederà a recuperare le somme versate al lavoratore a titolo di indennità di disoccupazione, perché, ricordiamo, l’indennità di disoccupazione spetta solo nei casi in cui la perdita del lavoro è avvenuta per cause indipendenti dalla volontà del lavoratore (come ad esempio nei casi di licenziamento o scadenza contratto di lavoro).

Pertanto, l’accoglimento della domanda di indennità di disoccupazione, nei casi di dimissioni per giusta causa, è provvisoria fino alla comunicazione dell’esito della controversia con il datore di lavoro.

 

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