Il Fondo per la non autosufficienza 2022

Il Fondo per la non autosufficienza, nel 2022, è stato incrementato di 40 milioni rispetto all’anno precedente, grazie alle nuove risorse stanziate dal Decreto Sostegni Bis (legge n.73/2021) volte a finanziare iniziative di assistenza domiciliare e integrata per le persone affette da disabilità grave e, quindi, non autosufficienti.

Tale Fondo, infatti, nasce con l’intento di coprire le spese relative all’assistenza socio-sanitaria di persone affette da disabilità grave o gravissima, nonché anziani non autosufficienti, in modo da favorirne la permanenza in casa, ed evitando che le famiglie ricorrano a strutture di assistenza esterne. La Legge Finanziaria del 2007 (legge n.296/2006), che ha dato vita al Fondo per la non autosufficienza, ha posto infatti i riflettori sulle iniziative che vogliono sostenere la vita indipendente delle persone affette da gravissima disabilità, attraverso una dignitosa permanenza presso le proprie case e quindi garantire, in tutta Italia e a livello territoriale, l’accesso ai livelli essenziali dei servizi di assistenza.

Si ricorda che le risorse del Fondo per la non autosufficienza sono divise ogni anno tra le regioni attraverso apposito decreto interministeriale, a seguito di Intesa in sede di Conferenza Stato-regioni.

Destinatari

I destinatari del Fondo per la non autosufficienza 2022, così come negli anni precedenti, sono:

  • le persone affette da disabilità grave, che hanno bisogno di costante sostegno;
  • gli anziani non autosufficienti.

Si fa presente che, nel 2017, attraverso il Decreto di riparto, il 50% del Fondo è stato stanziato per le persone affette da disabilità gravissima, tra cui:

  • sclerosi laterale amiotrofica (SLA);
  • morbo di Alzheimer;
  • demenza molto grave.

Infine, l’accesso delle persone non autosufficienti ai servizi del Fondo è sempre preceduto da una valutazione multidimensionale da parte di particolari professionisti con competenze socio-sanitarie.

ISEE

L’ISEE è spesso utilizzato dalle Regioni come criterio di accesso alle risorse del Fondo per la non autosufficienza, sia come limite di reddito che come criterio di precedenza delle domande in caso di risorse economiche non sufficienti. Altre volte, ad ogni modo, le Regioni sono solite stabilire a priori quali sono le categorie di persone a cui intendono rivolgersi (target) o rimandano ai distretto socio-sanitari la scelta dei beneficiari che hanno priorità.

Interventi del Fondo per la non autosufficienza 2022

Gli interventi del Fondo per la non autosufficienza 2022 vertono su tre livelli, ossia:

  • assistenza domiciliare diretta;
  • sostegno “indiretto” attraverso erogazioni economiche sostitutive di servizi o dirette ai caregiver;
  • interventi complementari, come ricoveri di sollievo a livello temporaneo e non continuativo.

Negli anni precedenti, anche centri appositi e servizi di assistenza esterni hanno supportato tali livelli di intervento, soprattutto negli aspetti relativi alla gestione pratica del sostegno “indiretto”.

Scopi

Gli scopi del Fondo per la non autosufficienza sono descritti dall’articolo 19 della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità del 2006, ossia:

  • contrastare la segregazione delle persone disabili, anziane e/o non autosufficienti, nonchè gli ambiti domestici o le sistemazioni che non rispettano la volontà di questi ultimi;
  • verificare che le persone con disabilità e/o non autosufficienti possano accedere ai servizi e alle strutture sociali come tutti gli altri, sulla base del principio di uguaglianza, e che questi servizi rispondano ai loro bisogni

Le linee guida complete del Fondo per la non autosufficienza puoi trovarle qui.

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