La Direzione Centrale pianificazione e comunicazione dell’ Inail ha redatto il III Bollettino Trimestrale contenente il numero di denunce di infortunio e malattie professionali, relativo ai mesi da gennaio a settembre 2020, quest’anno con particolare riferimento alle infezioni da Covid-19 avvenute sul posto di lavoro o relativamente all’attività lavorativa.
Il Bollettino è redatto quattro volte all’anno, per i periodi gennaio-marzo ( I trimestre), gennaio-giugno (II trimestre), gennaio-settembre (III trimestre) e gennaio-dicembre (IV trimestre) e contiene
anche comunicazioni obbligatorie di infortuni che comportano l’assenza dal lavoro anche di un solo
giorno oltre a quello in cui si è verificato l’evento; sono comunicazioni queste indispensabili a fini statistici e informativi, obbligatorie anche da parte di datori di lavoro che hanno lavoratori assicurati presso altri enti e/o con assicurazioni private.
Statistiche e dati sono correlati da glossari e note metodologiche, tutto visibile nella sezione “Open
Data” del sito Inail.
Denunce di infortunio
Denunce di infortunio per regione
Tutte le regioni mostrano un minor numero di denunce per infortunio rispetto allo stesso periodo del 2019: -27,64% al sud, – 26,40% al centro, -26,11% nelle isole, -22,40% al nord-est e -14,53% al nord-ovest.
Le più evidenti diminuzioni di denunce si sono rilevate nel Lazio col 31,55% in meno, in Molise col -30,52% in meno e in Calabria col 30,09% in meno
Denunce di infortunio per modalità e per genere
Tra gennaio e settembre 2020 è stato rilevato il 21,78% in meno di denunce di infortunio rispetto all’anno precedente, ossia -102.100 denunce, sia per infortuni sul luogo di lavoro, sia per infortuni in itinere, ossia durante il percorso per raggiungerlo; nel 2,46% dei casi è coinvolto un mezzo di trasporto sul luogo di lavoro, ma la percentuale arriva al 60,73% negli infortuni in itinere.
Le denunce di infortunio sul lavoro rappresentano comunque l’87,87% del totale rilevato al 30 settembre 2020. Sia la componente femminile, con 8.118 casi in meno, che quella maschile, con 65.148 casi in meno, registra una rilevante diminuzione.
Per quanto riguarda le denunce di infortunio in itinere, queste sono il 12,13% del totale; sia per quanto riguarda il coinvolgimento del mezzo di trasporto (donne -42,28%, uomini -36,53%), che senza un mezzo di trasporto (donne -40,10%, uomini -32,99%) si registra una diminuzione di 27.718 casi tra gennaio e settembre 2020.
Fonte: Open Data Inail
Fonte: Open Data Inail
Denunce di infortunio con esito mortale per regione
Le denunce di infortunio con esito mortale evidenziano un aumento del +66,33% al nord ovest, del +14,29% al sud e del + 0,62% al centro; in controtendenza isole (-13,24%) e nord est (-0,54%).
La regione con il maggior aumento è la Lombardia con 86 casi in più, seguita dal Piemonte (+27 casi) e la Campania con +22 casi.
La Sicilia invece registra -13 casi, così come il Lazio con -6 casi e il Veneto con -5 rispetto al 2019.
Fonte: Open Data Inail
Denunce di infortunio con esito mortale per modalità e per genere
Tra gennaio e settembre 2020 le denunce di infortunio con esito mortale sono aumentate del 18,85% rispetto al 2019: di questi 776 casi riguardano gli infortuni sul lavoro e 151 quelli in itinere.
L’11,47% di queste denunce sul luogo di lavoro coinvolge mezzi di trasporto, con la percentuale che sale al 54,97% se analizziamo gli infortuni con esiti mortali in itinere.
Le donne hanno registrato +46 casi, contro i +167 casi maschili.
Fonte: Open Data Inail
Denunce di malattie professionali
Tra gennaio e settembre 2020 le denunce di malattie professionali sono state 31.070, -29,80% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente: -3950 denunce per le donne e -9507 per gli uomini. Relativamente alle regioni la diminuzione interessa tutte le aree geografiche: nel nord-ovest abbiamo -43,29% di denunce, nel nord est -32,95%, al sud -31,15% e al centro – 24,08%.
Fonte: Open Data Inail