Ilcongedo parentalevede un’elevazione della retribuzione dal 30% all’80% per una mensilità,rispettando però alcuni requisitiben precisi che sono contenuti nellaCircolare...
Congedo parentale
Indennità congedo parentale per lavoratrici e lavoratori
Il congedo parentale (e le relative indennità) sono periodi di astensione (retribuita) dal lavoro (prestazioni a sostegno del reddito) corrisposte in favore di:
- genitori lavoratori dipendenti, sia in caso di congedo parentale che di congedo di maternità/paternità;
- genitori lavoratori iscritti alla Gestione Separata, sia in caso di congedo parentale che di congedo di maternità/paternità;
- genitori lavoratori autonomi in caso di periodi oggetto di tutela della maternità/paternità;
- madri lavoratrici autonome in caso di congedo parentale;
- padre in caso di congedo papà;
- entrambi i genitori dipendenti per riposi giornalieri.
L’ indennità di congedo non spetta a:
- genitori disoccupati o sospesi;
- genitori lavoratori domestici;
- genitori lavoratori a domicilio.
Indennità per congedo parentale per lavoratrici e lavoratori dipendenti
L’ Indennità per congedo parentale per lavoratrici e lavoratori dipendenti è un sostegno alla famiglia sotto forma di periodo di astensione facoltativo dal lavoro.
Il congedo parentale può essere usufruito da entrambe i genitori durante i primi anni di vita dei loro figli.
Inoltre, come da Nota INPS, ai genitori lavoratori dipendenti spetta:
- “un’indennità pari al 30% della retribuzione media giornaliera, calcolata in base alla retribuzione del mese precedente l’inizio del periodo di congedo, entro i 12 anni di età del bambino (o dall’ingresso in famiglia in caso di adozione o affidamento) e per un periodo massimo complessivo (madre e/o padre) di nove mesi, di cui:
- alla madre spetta un periodo indennizzabile di tre mesi, non trasferibili all’altro genitore, da fruire entro il dodicesimo anno di vita del bambino o dall’ingresso in famiglia in caso di adozione o affidamento;
- al padre spetta un periodo indennizzabile di tre mesi, non trasferibili all’altro genitore, fino al dodicesimo anno di vita del bambino o dall’ingresso in famiglia in caso di adozione o affidamento;
- a entrambi i genitori spetta, in alternativa tra loro, un ulteriore periodo indennizzabile della durata complessiva di tre mesi;
- al genitore solo sono riconosciuti nove mesi di congedo parentale indennizzati al 30% della retribuzione;
- per i periodi di congedo ulteriori rispetto ai nove mesi indennizzati, spetta un’indennità pari al 30% della retribuzione media giornaliera, solo se il reddito individuale del genitore richiedente è inferiore a 2,5 volte l’importo annuo del trattamento minimo di pensione.
Per ulteriori approfondimenti è possibile consultare il messaggio 4 agosto 2022, n. 3066.
Il diritto all’indennità si prescrive entro un anno e decorre dal giorno successivo alla fine del periodo indennizzabile. Per evitare la perdita del diritto, è necessario che la lavoratrice o il lavoratore presentino all’INPS (prima dello scadere dell’anno) istanze scritte di data certa, dirette a ottenere il pagamento della indennità”
Indennità per congedo parentale per lavoratrici autonome
L’ Indennità per congedo parentale per lavoratrici autonome è un sostegno alla famiglia sotto forma di periodo di astensione indennizzata e facoltativa dal lavoro, concesso ai genitori per prendersi cura del bambino nel suo primo anno di vita e soddisfare i suoi bisogni affettivi e relazionali.
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