Invalidità civile: anche i patronati possono allegare documentazione sanitaria

Per l’invalidità civile, anche i patronati possono allegare documentazione sanitaria dell’utente che lo richiede. A comunicarlo il Messaggio INPS n.3474/2022, il quale estende agli operatori di patronato abilitati (anche denominati “Operatori sanitari di patronato”) la possibilità di usufruire del servizio “Allegazione documentazione Sanitaria Invalidità Civile” sia per le domande di prima istanza o aggravamento, sia per le revisioni sanitarie di invalidità civile. Tale opportunità è, inoltre, garantita anche ai medici certificatori, a partire dal 1° ottobre 2022.

Come funziona?

I patronati possono allegare la documentazione sanitaria relativa alle pratiche di invalidità civile accedendo esclusivamente tramite SPID, “su delega dei cittadini che abbiano optato per la valutazione agli atti ai sensi dell’articolo 29-ter del decreto-legge 16 luglio 2020, n. 16, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 settembre 2020, n. 120”, come ricorda il suddetto Messaggio INPS.

L’operatore che si occuperà di questa procedura sarà un operatore di patronato abilitato, profilato come “Operatore sanitario di patronato”, il quale deve obbligatoriamente inoltrare all’INPS la documentazione necessaria a fini di invalidità civile entro le ore 24 del giorno dell’allegazione, con possibilità di consultazione della stessa entro il medesimo orario, decorso il quale non sarà più possibile procedere alla consultazione”, spiega l’Istituto di Previdenza.

Al termine del procedimento di allegazione, verrà rilasciata una ricevuta unica che conterrà l’elenco di tutti i documenti allegati, nonché un identificativo digitale univoco associato a ogni documento (Hash).

“La ricevuta, che può essere stampata e rilasciata al cittadino, deve poi essere firmata digitalmente con FEA (Firma Elettronica Avanzata) dall’operatore di Patronato tramite l’inserimento delle proprie credenziali SPID”  (Messaggio INPS n.3474/2022)

Per quali pratiche è possibile utilizzare il servizio di allegazione?

Le pratiche per cui è possibile utilizzare il servizio di allegazione di documentazione sanitaria per l’invalidità civile anche attraverso un patronato, sono:

  • “le domande di prima istanza o aggravamento di cittadini residenti nei territori dove l’INPS effettua l’accertamento sanitario in convenzione CIC con le Regioni;
  • tutte le revisioni sanitarie di invalidità civile (decreto-legge n. 90/2014, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 114/2014). In questo caso l’INPS invia una comunicazione mediante una lettera, con l’informativa al cittadino di potere optare per la valutazione agli atti di cui al citato articolo 29-ter. Tale comunicazione è inviata quattro mesi prima della scadenza di revisione”

  (Messaggio INPS n.3474/2022)

Tempistiche

Le tempistiche per inviare all’INPS la documentazione sanitaria richiesta a fini di invalidità civile sono quelle comprese nell’iter di accertamento sanitario, ossia finché il verbale non viene definito.

Per le revisioni sanitarie, poi, “al fine di procedere a un’eventuale valutazione agli atti, le Commissioni mediche INPS potranno richiedere anticipatamente la documentazione sanitaria ai diretti interessati che dovranno provvedere entro 40 giorni dalla data in cui sia stata ricevuta la lettera di richiesta documentazione”, come da Messaggio INPS.

Una volta inviata la documentazione, la commissione medica INPS potrà consultarla e pronunciarsi con l’emissione di un verbale agli atti da trasmettere al cittadino a mezzo di raccomandata A/R.

Nei casi in cui la documentazione inviata non venga considerata sufficiente “o non permetta una completa ed esauriente valutazione obiettiva, oppure nel caso in cui la revisione sanitaria non venga trasmessa entro 40 giorni dalla ricezione della richiesta, la medesima commissione medica procederà alla convocazione a visita diretta dell’interessato”, ribadisce l’INPS.

Documentazione sanitaria invalidità civile tramite patronato

Per l’allegazione della documentazione sanitaria di invalidità civile tramite patronato, puoi rivolgerti anche a Inpas Confsal, il quale, come da normativa, garantirà tutte le misure di sicurezza necessarie affinché vengano rispettate discrezione e riservatezza durante tutta la procedura.

In particolare, i nostri operatori di patronato abilitati, garantiranno che:

non rimanga copia digitale dei documenti sanitari inviati, né nei sistemi informatici, né negli strumenti informatici utilizzati;

non venga creata né custodita alcuna copia dei documenti consegnati dal cittadino e/o inviati, né cartacea né in altri formati,

– venga restituita tutta la documentazione al cittadino

 

 

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