Misure di sostegno alla famiglia

In questo articolo si vogliono elencare le principali misure di sostegno alla famiglia e di incentivo alla natalità in vigore nel 2021, con un occhio di riguardo alla normativa di riferimento e alle più recenti iniziative governative.

Il Fondo assegno universale e servizi alla famiglia è contenuto nella Legge di Bilancio 2020, la quale ha stanziato le quote economiche necessarie per finanziare il bonus bebè (o assegno di natalità) e il Bonus Asilo Nido (o di assistenza domiciliare), in seguito finanziato anche dalle Legge di Bilancio 2021.
Si tratta in questi casi di due importanti misure di sostegno alla genitorialità e alla famiglia, supportate attraverso l’erogazione mensile di un assegno per ogni figlio nato, adottato o pre-affidato, nonché attraverso un successivo finanziamento per il pagamento delle rette di asili nido pubblici e privati o per il pagamento di servizi assistenziali domiciliari in favore di bambini affetti da gravi patologie croniche.

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La Legge Delega n.46/2021 e il Decreto-Legge n.79/2021 hanno preso in carico l’obiettivo di semplificare e rafforzare le misure di sostegno alla famiglia e alla natalità attualmente in vigore, e proprio quest’ultimo decreto ha dato il via all’Assegno Temporaneo per figli minori, erogato dall’INPS a quei nuclei familiari che non hanno diritto all’Assegno Familiare (ANF), perché composti da lavoratori autonomi o genitori non occupati. Questa misura farà da ponte, fino al 31 dicembre 2021, al cosiddetto Assegno Unico, che verrà erogato a partire dal 2022.

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Se il Family Act va a sottolineare e sostenere l’importanza della formazione, la necessità di una maggiore occupabilità femminile e una conseguente indipendenza economica dei giovani, il Fondo per il sostegno e l’assistenza dei  giovani  fuori  famiglia (Care Leavers), fino al 2024, sosterrà appunto i ragazzi e le ragazze che si trovano a vivere fuori dal contesto familiare.
A queste risorse, sono stati puoi aggiunti fondi economici per il premio alla nascita, istituito nel 2017 e poi incrementato per i figli successivi al primo.

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Nell’ambito delle politiche sociali di contrasto alla povertà e di supporto ai nuclei familiari, il decreto-legge n. 4 del 2019 ha istituito il Reddito di Cittadinanza, nato in sostituzione del Reddito di inclusione ( introdotto dal D. Lgs. n.147 /2017),  con la finalità non solo di dare un sostegno concreto al reddito delle famiglie, ma anche  di reinserire  i non occupati nel mondo del lavoro, attraverso le politiche attive e di inclusione sociale, strettamente connesse all’erogazione del Rdc.

La legge di bilancio 2021 ha poi voluto rafforzare e finanziare la presenza capillare dei servizi sociali, ampliando il rapporto tra assistenti sociali impiegati sul territorio e popolazione lì residente.