Operatori sanitari in pensione: proroga al 31 dicembre 2023 degli incarichi Covid
Effetti sul trattamento pensionistico
Per gli operatori sanitari in pensione, è prevista la proroga al 31 dicembre 2023 degli incarichi Covid conferiti, con effetti sul trattamento pensionistico.
Infatti il decreto Semplificazioni ( decreto-legge 21 giugno 2022, n. 73), introdotto dalla legge di conversione 4 agosto 2022, n. 122, ha ulteriormente allungato i termini per conferire incarichi a dirigenti medici, veterinari, sanitari e personale del comparto sanità in genere, già collocati in pensione, in modo da far fronte all’emergenza Covid-19 come già stabilito dalla precedente normativa. In particolare, comunica l’INPS nel Messaggio n.3287/2022, si tratta di incarichi di lavoro autonomo o di collaborazione coordinata e continuativa (CO.CO.CO).
Effetti sulla pensione
Gli effetti sulla pensione rimangono invariati, quindi è previsto ancora il cumulo tra remunerazione percepita per questi incarichi Covid, sia da lavoro autonomo che da collaborazione coordinata e continuativa, e trattamento pensionistico, anche nei casi di pensione “Quota 100” e “pensione anticipata con il requisito anagrafico di 64 anni di età e 38 anni di contribuzione da maturare nell’anno 2022”, come da suddetto Messaggio INPS.
Rimangono invece escluse dal cumulo le pensioni ai lavoratori precoci, previste dall’articolo 1, comma 199, della legge 11 dicembre 2016, n. 232
Ulteriori informazioni
Per ulteriori informazioni si rimanda elle circolari INPS n. 74 del 2020, n. 70 e n. 172 del 2021, nonché al Messaggio INPS Messaggio n.3287/2022
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