Pensioni 2021-2022: i dati INPS

Per le pensioni 2021-2022 l’INPS ha pubblicato i dati, in particolare di quelle decorrenti in tutto il 2021 e per i primi 9 mesi del 2022.

Si tratta principalmente dei trattamenti pensionistici erogati fino al 2 ottobre 2022, relativi a :

  • Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti (FPLD);
  • coltivatori diretti, mezzadri e coloni;
  • artigiani e commercianti;
  • Gestione Dipendenti Pubblici (GDP);
  • lavoratori parasubordinati;
  • assegni sociali

come ricorda in un Comunicato Stampa lo stesso Istituto di Previdenza.

Età anagrafica e anzianità contributiva

Relativamente all’età anagrafica e all’anzianità contributiva che permettono l’accesso alle pensioni, l’INPS comunica che rispetto al 2021 queste sono rimaste invariate.

Per esempio, per quanto riguarda l’età anagrafica che permette l’accesso alla pensione di vecchiaia, si ricorda che questa è pari a 67 anni, sia per donne che per uomini, nei settori privati e nelle attività autonome, mentre, per ciò che riguarda l’anzianità contributiva necessaria alla pensione anticipata, questa è pari a 41 anni e 10 mesi per le lavoratrici e 42 anni e 10 mesi per i lavoratori, indipendentemente dall’età anagrafica.

A questo proposito si ricorda, inoltre, che è ancora in vigore l’opzione “Quota 100” per uscire anticipatamente dal lavoro, nonché alcune pensioni destinate ai lavori più gravosi e ai lavoratori cosiddetti “precoci”.

Pensioni: dati 2021-2022

Nei dati delle pensioni 2021-2022, così come pubblicato dall’INPS, si vede una diminuzione del 13% delle liquidazioni delle pensioni di vecchiaia, rispetto al 2021. A salire, del 7%, sono invece gli assegni sociali.

Inoltre:

  • tra pensioni di vecchia e pensioni di invalidità, il rapporto è inferiore nel 2022 rispetto al 2021, e uguale al 20%;
  • nel 2021, le pensioni anticipate rispetto alle pensioni di vecchiaia nel 2021 arrivavano al 43% in più nel totale delle gestioni, mentre nel 2022 sono al 33% in più. In questo caso l’INPS considera le pensioni di vecchiaia senza assegno e pensioni sociali, che sono invece inclusi nel totale delle pensioni di vecchiaia di tutte le gestioni;
  • le pensioni liquidate a donne (nei primi 9 mesi del 2022) sono leggermente maggiori rispetto a quelle liquidate a uomini, passando al 128% del 2022 rispetto al 126% del 2021;
  • relativamente al territorio, le pensioni erogate al nord Italia passano dal 48% del 2021 al 49% del 2022, sempre nei primi 9 mesi.

Opzione donna

Le pensioni relative a Opzione Donna sono pressoché invariate rispetto al 2021, superando i 18 mila trattamenti pensionistici liquidati

L’INPS, infine, comunica qui che tali dati “subiranno delle variazioni a seguito della futura liquidazione di tutti i trattamenti con decorrenza anteriore al 30 settembre 2022, dovuta allo smaltimento delle domande ancora in giacenza

Si rimanda comunque all’Osservatorio flussi di pensionamento pubblicato dall’INPS

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