Torna “Inps per tutti”: Rdc e pensione agli emarginati
Si riavvia il progetto “Inps per tutti”, bloccato a marzo 2020 dall’emergenza sanitaria da Covid-19.
Con i messaggi n.3449 e n. 3685 del 2019, l’Istituto di Previdenza infatti aveva dato vita ad un’importante iniziativa denominata “Inps per tutti”, che permetteva di accedere alle prestazioni assistenziali anche a coloro che, pur avendone potenzialmente diritto, riscontravano molta difficoltà nell’inoltrare le richieste, perché vivevano in condizione di estrema povertà o emarginazione, oppure perché vivevano in luoghi molto disagiati o lontani (pensiamo alle persone senza fissa dimora). Con la partecipazione di Regioni e Associazioni di volontariato, il progetto ha avuto molto successo, raggiungendo quelle persone che in altre circostanze non avrebbero mai potuto beneficiare di un servizio di sostegno al reddito e assistenza o che spesso non erano nemmeno consapevoli di questo loro diritto.
“Inps per tutti” prima della pandemia da Covid-19 si svolgeva principalmente sul territorio delle grandi metropoli, e attraverso unità mobili e gazebo muniti di pc, i potenziali beneficiari del Reddito di Cittadinanza o di altre prestazioni assistenziali venivano raggiunti direttamente nei luoghi quali stazioni, mense, parchi, e sottoposti a dei questionari sulla loro situazione; era l’Inps in seguito a coordinare e monitorare l’intero processo di raccolta e studio dei dati, così da raggiungere più gente possibile.
Oggi, dopo lo stop dovuto all’emergenza Covid, questa iniziativa ricomincia attraverso un complessivo ripensamento delle modalità di erogazione dei servizi, nella massima sicurezza di tutti, operatori e beneficiari: “saranno attivate modalità di interazione a distanza attraverso l’utilizzo delle piattaforme telematiche di collaborazione (come Microsoft Teams), che assicureranno il supporto diretto e personalizzato da parte degli operatori medesimi. In tal modo, secondo modalità da concordare a livello territoriale, gli operatori dell’Istituto si interfacceranno telematicamente con i potenziali beneficiari presso le strutture individuate per svolgere attività di consulenza e fornire assistenza per l’inoltro delle domande di prestazione. Saranno pertanto forniti gli stessi servizi originariamente previsti, ma in modalità esclusivamente telematica” fa sapere l’Inps tramite
il messaggio n.4144 del 6 novembre 2020.
Tali attività sono coordinate dalla Direzione centrale Inclusione sociale e invalidità civile e in ogni Regione aderente saranno individuati dei referenti Inps, nonché attivati servizi telematici diretti con Inps e varie iniziative formative.
Ad oggi il progetto è stato avviato presso:
- DCM Milano (Milano);
- Piemonte (Torino);
- Emilia-Romagna (Bologna);
- DCM Roma (Roma);
- DCM Napoli (Napoli);
- Puglia (Bari);
- Sicilia (Catania)
ma si auspicano nuove adesioni da parte di territori e Comuni.