Valorizzazione e sostegno della famiglia: ambiti di deleghe al Governo
La valorizzazione e il sostegno della famiglia sono tra gli ambiti di deleghe al Governo, contenuti nel disegno di legge Atto di Camera 2561-A: si tratta di ordini di delega al Governo circa l’attuazione, l’organizzazione e il rafforzamento di normative volte a supportare e incentivare la natalità, la genitorialità e l’educazione familiare, compresa di spinta all’inclusione sociale e all’indipendenza economica dei ragazzi.
Il Disegno di legge A.C. 2561-A contiene 9 articoli, che andremo adesso a vedere.
Valorizzazione e sostegno della famiglia: deleghe al Governo in nove articoli
I nove articoli di deleghe al Governo su valorizzazione e sostegno della famiglia contenuti nel Disegno di legge A.C. 2561-A, vanno a toccare ambiti differenti, tra cui parità tra i sessi nei nuclei familiari ed educazione formale e non formale dei figli.
Articolo 1: scopi della norma
Nell’articolo 1 troviamo gli scopi della norma, per il rafforzamento di leggi e norme atte a supportare la genitorialità e a contrastare il crescente fenomeno della denatalità. Nel comma 2 si trovano poi i principi direttivi generali che il Governo deve seguire per esercitare le proprie deleghe, tra cui il principio di applicazione universale dei benefici economici alle famiglie con figli, seguendo il criterio di progressività in base all’ISEE e al numero dei minori a carico. Sempre nel secondo comma, alla lettera b), si vuole favorire e appoggiare la parità dei sessi all’interno della famiglia, attraverso l’occupazione femminile e una migliore conciliazione tra vita privata e lavoro. Alla lettera c), inoltre, si afferma il valore sociale di educazione e apprendimento formale e non formale dei giovani, le agevolazioni fiscali e la tutela della disabilità (lettera e).
Articolo 2: riorganizzazione e riordino delle iniziative di supporto all’educazione dei figli
L’articolo 2 prevede le misure di riorganizzazione e riordino delle iniziative di supporto all’educazione dei figli, da delegare al Governo. Si tratta di riconoscere esenzioni e agevolazioni fiscali alle famiglie con figli a carico, ma anche erogazioni economiche atte a tali scopi, da riconoscere entro 12 mesi dall’entrata in vigore della norma. Nella fattispecie si va a riconoscere l’importanza dell’educazione formale, con l’acquisto di libri scolastici e strumenti digitali e informatici per i figli, nonché l’educazione non formale per gli stessi, concretizzata in abbonamenti a centri sportivi, corsi di lingue e ingressi a cinema, teatri e musei. Nello stesso articolo, inoltre, si intende garantire l’accesso ai servizi di educazione e crescita dei figli a tutti i nuclei familiari, secondo il principio di equità e pari opportunità, con un occhio di riguardo a ragazzi affetti da malattie, fisiche o psichiche, invalidanti. Si sottolinea l’impegno a supportare le famiglie con figli affetti da disturbi alimentari e/o dell’apprendimento, compreso il supporto nelle spese per cure e attività riabilitative.
Articoli 3 e 4: congedi parentali e lavoro femminile
Negli articoli 3 e 4 si vanno a incentivare congedi parentali e lavoro femminile, nonché la migliore conciliazione vita privata-occupazione, anche attraverso una percentuale di detraibilità o la deducibilità delle spese sostenute dalla famiglia per incaricati ai servizi domestici e all’assistenza di familiari.
Articolo 5: l’indipendenza economica dei ragazzi
Nell’articolo 5 si tratta l’indipendenza economica dei ragazzi, da sostenere attraverso iniziative governative entro 24 mesi dall’entrata in vigore della legge. Si vuole esercitarla attraverso:
- detrazioni e agevolazioni per le spese sostenute nell’ambito della locazione di abitazioni per figli maggiorenni iscritti a corsi universitari o per l’acquisto della prima casa di giovani coppie con meno di 35 anni o dei nuclei familiari composti da un solo genitore di età non superiore a 35 anni;
- agevolazioni fiscali e aiuti per la realizzazione del diritto alla vita indipendente e all’autonomia abitativa per persone con disabilità, senza alcun limite di età;
- detrazioni fiscali per i costi sostenuti per i corsi universitari, corsi di specializzazione e vari percorsi formativi dei ragazzi con disabilità, incluse le spese per collaboratori, accompagnatori personali etc.
Articolo 6: le responsabilità familiari
Nell’articolo 6 sono le responsabilità familiari al centro delle iniziative con delega governativa, da attuarsi attraverso la diffusione della conoscenza su diritti e doveri dei genitori, nonché il rafforzamento a livello territoriale dei centri di sostegno alla famiglia (come i servizi di mediazione familiare).
Articolo 7: adottare i decreti delega
Nell’articolo 7 si disciplina la modalità per adottare i decreti delega al Governo.
Articolo 8: fondi e risorse necessarie
Nell’articolo 8 si indicano fondi e risorse necessarie per attuare le iniziative di valorizzazione familiare, senza quantificarle complessivamente, ma delegando a capitoli di spesa già stanziati o precedenti iniziative da abolire. Si autorizza, ad esempio, la spesa del “Fondo assegno unico universale”, con riferimento alla sostituzione di alcune misure di sostegno al reddito della famiglia, come l’assegno per il nucleo familiare dei Comuni, che verrà inglobato nell’assegno universale in partenza nel 2022.
Articolo 9: clausola di salvaguardia
Nell’articolo 9, contenete la clausola di salvaguardia, si prevede l’attuazione delle disposizioni fin qui enunciate, nelle province autonome e nelle regioni a statuto speciale, compatibilmente ai relativi statuti, anche sulla base della legge costituzionale n. 3/2001.
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